Intervista SEO: Luca Contaldo
Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Luca Contaldo in 2-3 righe.
Ciao sono Luca contaldo, nato a Lecce nel 1985. Oggi mi divido tra Lecce e Milano dove ho un’altra sede della mia agenzia SEO.
Mi piace definirmi uno stratega digitale, perché nonostante il mio ambito di competenza sia la SEO, negli anni ho ampliato le mie competenze un po’ per passione, ma anche per dare un contributo concreto alla crescita dei business di tutti quei clienti che hanno deciso di affidarsi a me.
Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?
Ho conseguito una laurea in Management Aziendale. Se mi ha aiutato? Diciamo che non ho mai ritirato la pergamena di laurea (che spero sia ancora in segreteria e non l’abbiano cestinata del tutto) e questo non mi ha impedito di formarmi prima, e di diventare un consulente SEO dopo.
Questo non è un lavoro che s’impara sui libri, mi piace definirlo “un mestiere” come l’elettricista, l’idraulico, il meccanico, insomma devi vedere come si fa e farlo. Avete mai sentito di una scuola per diventare idraulici o meccanici? Ci si mette al fianco del “capomastro” e s’impara, punto!
Chi ha talento ed è portato non avrà problemi a diventare un professionista in questo settore, gli altri troveranno un sacco di opportunità lavorative diverse.
Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?
Ho iniziato nel 2009 da autodidatta, sono stato assunto in una piccola azienda del territorio che aveva un eCommerce e doveva posizionarlo. Mi sono documentato molto attraverso forum, blog stranieri ed italiani, e poi ho provato e riprovato a mettere tutto in pratica.
Qualcosa è venuta bene, molto altro un disastro, alla fine non ottenni grandi risultati.
Così capii che dovevo studiare sul serio, ed iniziai a frequentare i grandi eventi di settore in Italia.
Tutto il 2009 l’ho dedicato allo studio ed alla sperimentazione su blog o siti personali, alla fine capite le dinamiche di gioco mi sono messo sul mercato ed è iniziata la mia carriera.
Il consiglio che mi sento di dare a chi vuole iniziare, è quello di partire da un corso, che sicuramente darà delle buone basi teoriche, dopo di che sperimentate e sporcatevi le mani!
Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?
Alphabet è una bella manovra finanziaria, ma si sa che arrivati a certi livelli si sente per forza l’esigenza di diversificare. Google lo ritengo amico delle imprese, in fondo è grazie a questo motore di ricerca che oggi tante aziende hanno una visibilità ben oltre i loro confini geografici.
Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?
Sarà davvero intelligente e molto più predittivo di quanto già non lo sia oggi. Penso magari a dei risultati di ricerca ordinati in ordine di prossimità sfruttando la geolocalizzazione, al perfezionamento delle ricerche vocali ed alla scomparsa delle ricerche da desktop perché rimpiazzate da SERP mobile molto più “search intent ready”.
I millenials, come vengono definite le nuove generazioni, non hanno quasi idea di cosa sia un PC ed una ricerca da PC. Sono nati e cresciuti con lo smartphone ed è molto più normale per loro usarlo di quanto lo sia un computer. Quindi m’immagino che le ricerche da desktop saranno riservate a “noi vecchietti”.
Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?
Una link profile che abbia il giusto mix di qualità e quantità. A tal proposito è vero che bisogna cercare backlink di qualità, però se ogni tanto s’infrangono le regole, non lo viene a sapere nessuno.
Quindi non abbiate paura di osare, Google ha davvero tanto da fare, difficile che venga a cercare giusto giusto voi.
Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?
Emanuele Tolomei, perché è ancora oggi un pioniere, che non ha paura di sperimentare e sporcarsi le mani. Spero da grande di diventare come lui.
Ivano Di Biasi, perché è un innovatore, e per concepire un software come SEOZoom, devi aver davvero compreso a fondo la materia.
Adriano De Arcangelis, perché è uno che non le manda a dire ed allo stesso modo fa SEO, senza mezze misure, di pancia.
Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?
Screaming Frog, SEMrush e Majestic.
Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?
Se hai la passione per i pallini colorati puoi usarlo. Il plugin in sé non sarebbe male, ma non è affidabile in nessuna delle sue versioni. Quindi non lo reputo uno strumento utile per fare SEO su di un sito web.
Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?
Dovrebbero fissare una consulenza SEO con me perché amo i numeri. Quelli non mentono mai, quindi parlo di parole chiave o di posizioni, non uso termini generici, ma cerco di capire quali numeri hanno in mente e vedo se è possibile raggiungerli attraverso la mia consulenza.
Mi piace ragionare per obbiettivi: Più visite, più contatti, un aumento del tasso di conversione dell’eCommerce, ecc… Questa è l’unica lingua comprensibile per un imprenditore che vuole investire nel digitale, d’altronde lui mi sta dando del denaro (qualcosa di concreto), io non posso restituirgli solo una posizione in SERP (qualcosa di aleatorio).